I migliori chef europei si recano in pellegrinaggio nella capitale della Thailandia in cerca di ispirazione. Potete andare in giro per giorni e mangiare sempre spontaneamente da qualche parte: non rimarrete mai delusi. Ecco perché molti considerano Bangkok la città più eccitante del mondo in fatto di cibo.
Passeggiando lungo il canale Klong Banglamphu a Bangkok, non farete più di alcuni passi prima che un profumo meraviglioso interrompa la vostra passeggiata. Si riversa da tre botteghe di cucina nascoste in un vicolo laterale. Sono le otto del mattino e il caldo è ancora sopportabile, ma i cuochi sono già da un bel po‘ di tempo al lavoro, chiedendo energicamente ai passanti di sedersi su una delle sedie di plastica. Chi è abituato agli orari italiani, rimane stupito dal fatto che qui si trovano zuppe fresche e fumanti in ogni angolo della strada alle otto del mattino, ma anche alle quattro di notte o alle tre del pomeriggio.

Ma che cosa è che rende la cucina thailandese cosi eccellente? La risposta, questo è certo, si trova prima di tutto per strada. Come nella maggior parte dei paesi asiatici, se non si può guardare lo chef che cucina, ha qualcosa da nascondere. Il cibo migliore si trova sui marciapiedi, nei cortili e nelle strade laterali. Bangkok è una città come una grande cucina aperta, più la dispensa. In uno dei grandi mercati, a Chinatown o a nord di Khao San Road, intorno al canale dove piccole imbarcazioni passeggeri traghettano ancora i locali da est a ovest non rimarrete mai delusi.

Un pò di lingua thai aiuta molto: „Sì, mai phet, un po‘ piccante, va bene“ a convincere gli ospitali thailandesi di pescare i pezzi migliori dalla pentola. I piatti classici si trovano ovunque: Pad Thai, insalata di papaya piccante, tutti i tipi di cibo alla griglia, tofu in soia e alghe e, naturalmente, le migliori zuppe di noodles del mondo. Attenzione solo alle frattaglie su spiedini, che possono avere un sapore estremamente intenso. Degni di nota sono anche i dolci, spesso deludenti nei ristoranti thailandesi di qui, ma che rappresentano un punto di forza a Bangkok: Un pancake può sembrare secco all’inizio, ma con la salsa agrodolce diventa un’esplosione di gusto. Oppure si possono comprare foglie di banana ripiene con riso (sticky rice) e mango.

Bangkok è una metropoli dove si mescolano i sapori e gli ingredienti non solo di tutta l’Asia, ma in parte anche europea e oggigiorno americana. La sua influenza musulmana deve la città al sud del Paese e all’Indonesia con piatti come il sop buntut, una zuppa di coda di bue infernalmente piccante. Per compensare la sua piccantezza si consiglia il Cha Nom Yen, un tè freddo aromatizzato alla cannella con latte condensato. Le influenze, tuttavia, vanno ben oltre: sulla riva orientale del Chao Phraya, ad esempio, si trova il quartiere portoghese di Kudichin. I marinai portoghesi si stabilirono qui nel XVIII secolo e introdussero i dolci nella cucina tailandese. Oggi si possono trovare torte alla crema (pastel de natas), latte speziato (galao) e la consapevolezza che Bangkok era già secoli fa una città globalizzata all’avanguardia.

I mercati di Bangkok sono veri e propri parchi a tema per via di tutti i cibi freschi. Dalle bancarelle pendono animali interi, le spezie brillano in tutti i colori, ci sono più tipi di frutta e noci di quanti se ne possano ricordare. La freschezza è una questione d’onore: il latte di cocco viene prodotto direttamente dalla frutta, i polli vengono portati in carriola dal macellaio dietro l’angolo. Le materie prime crescono appena fuori Bangkok: la regione intorno alla città universitaria di Nakhon Pathom è considerata l’orto del Paese. Il mare, i fiumi e i laghi portano pesce fresco di tutti i tipi. Solo lentamente l’idea del biologico e della sostenibilità sta prendendo piede anche qui ma i primi mercati stanno rendendo trasparenti l’origine e la coltivazione.